“GIUSEPPE MARZARI il precursore della scuola dei comici genovesi”
di Luigi Fasce (psicologo genovese) & Laura Monferdini (responsabile contenuti viadelcampo29rosso)
Giuseppe Marzari (Genova, 31 Gennaio 1900 Genova, 4 Giugno 1974), é stato un attore teatrale, comico ed umorista italiano (Wikipedia)
Tra le altre informazioni, questa é la generica definizione del personaggio indicata dalla enciclopedia on line che comunque assicura la visibilità nel mondo al nostro illustre artista, un profilo per altro inadeguato per presentare nella giusta rilevanza l’artista Marzari, precursore della “scuola dei comici genovesi”.
Riprendendo il libro di Cesare Viazzi “Giuseppe Marzari – Un uomo in frac” pubblicato da De Ferrari nel Febbraio 2010 ho riletto l’intera storia della carriera di Marzari che ebbe alti e bassi nel corso degli anni. Nel pur meritevole libro di Viazzi non abbiamo però rilevato alcun commento sulla levatura artistica di Marzari nonostante sia presente persino una dotta analisi filologica della dialettica di Marzari scritta dal Prof. Franco Bampi, Presidente della associazione “A Compagna” a cui siamo grati per il suo impegno e la sua passione nel tenere viva l’attenzione sugli aspetti della Genova che vanno scomparendo.
Del tutto apprezzabile una gustosa “Antologia Marzariana” a cura del Prof. Piero (Peo) Campodonico. Tanti gli elogi e la grande ammirazione per l’artista, per il “caratterista”.
Le prove a conferma della nostra opinione della maggior grandezza di Giuseppe Marzari le abbiamo ritrovate negli articoli dei vecchi quotidiani che la Signora Carla Cantarelli, cugina del nostro “Beppe” ha amorevolmente raccolto e conservato negli anni e che ci ha gentilmente messo a disposizione.
La cernita è stata fruttuosa, il primo, ampio articolo con foto di Marzari da cui emergono le tracce della sua levatura artistica porta la firma di Mario Bottaro sull’edizione de “Il Secolo XIX” uscito proprio il giorno dopo la sua morte avvenuta il 4 giugno 1974.
Ma leggiamo l’articolo: “Giuseppe Marzari, il popolare “Sciö Ratella” di Radio Genova, si è spento ieri mattina alle 8,30. Marzari è morto. Non pare vero, anche perché per la maggior parte della gente Marzari non aveva un corpo, ma solo una voce. Quella voce forte, calda, genovese fino alla più piccola inflessione, che per venticinque anni abbiamo ascoltato a Radio Genova. Di lui rimangono le storie che hanno fatto ridere tre generazioni di Genovesi e che, sempre in dialetto, ha raccontato in tutto il mondo. Restano le canzoni di cui scriveva la musica su testi di Anselmi, Senno ed altri autori.”
Dice il regista e poeta Vito Elio Petrucci: “Marzari è stato il primo “cantautore” genovese: ha iniziato nel 1922. Ma soprattutto è stato un uomo che ha reso onore alla sua arte anche quando attraversò periodi di profonda crisi. Come uomo di teatro non ebbe grande fortuna, ma fu un autentico signore. Per evidenziare la poliedricità dell’artista, dallo stesso articolo ecco un’altra significativa citazione: ”Ricordo, – dice Viazzi – quando per la prima volta Marzari ebbe la soddisfazione di lavorare alla televisione accanto a Lina Volonghi nella Locandiera di Sampierdarena.”
Dopo venti anni ancora sul nostro quotidiano locale “Il Secolo XIX” viene ospitato un articolo dello stesso Vito Elio Petrucci, a testimonianza di quanto – fosse legato a “Beppe Marzari” e lo stimasse profondamente come artista. Il titolo del pezzo era: “Vent’anni fa moriva Giuseppe Marzari “l’anima e il più fedele interprete del teatro genovese”.
Il primato dimenticato du Sciö Ratella
…Lo vedevo da bambino nei vari spettacoli (anche nelle arene estive) e l’ho trovato uguale da grande. Quando è arrivata l’era dei cantautori genovesi, diceva “Son staeto mì u primmu”. Ho composto la musica di tutti i suoi dischi, e tra i suoi pezzi prediligeva, e mi chiedeva sempre di trasmetterla, la canzone “Lontan da-i euggi”. Un omaggio alla sua Genova. A una domanda per un articolo, il 4 Giugno del 1974, quando è morto, avevo risposto “E’ stato il maestro di tutti”. Oggi, a vent’anni dalla scomparsa, ne sono ancora più convinto…”
Nel recente articolo di Valentina Bocchino scritto su “Il Secolo XIX” del 20 di Aprile 2013 in occasione della presentazione dello spettacolo organizzato nell’ambito della rassegna “Lunaria” per la regia di Daniela Ardini si riporta: “Oggi e domani al Garage lo show su Marzari di Andrea Benfante. I suoi siparietti, registrati su vecchi 78 e 45 giri sono andati in onda nel box “Il Bazar del mugugno” contenuto all’interno della rubrica “A Lanterna” trasmessa dalla RAI regionale. A proposito di questa trasmissione, Marzari a Genova viene ricordato anche come l’artefice di “macchiette” televisive dei giorni nostri e il primo “cantautore” (autore ed interprete di canzoni di sua creazione) infatti non era un caso che il pubblico telefonasse al comico in diretta per parlargli dei problemi relativi della Superba invocando da lui un consiglio, una soluzione, precorrendo quasi i tempi di Striscia la notizia.
Genova dunque, porta sul Mediterraneo, città di cultura, di antiche tradizioni, città di poeti, musicisti, comici e cantautori, una città tutta da scoprire.
Domani, Martedì 4 Giugno, in viadelcampo29rosso a Genova, sua città natale, ricorderemo la figura di un grande artista preannunciando un doveroso tributo in vista del quarantennale della sua scomparsa.
Per tutta la giornata si potranno ascoltare presso l’emporio museo di Via del Campo le sue canzoni e le famosissime “scenette” che hanno allietato generazioni di Genovesi e verrà allestita una vetrina a tema.
Alle ore 16.30 in emporio il saluto della Sig,ra Carla Cantarelli, di Piero Parodi, di Luigi Fasce, del Prof. Piero Campodonico e di tanti amici che vorranno venire a trovarci.