Partecipano Benito Poggio, Ugo Mannerini, Antonello Cassan, Marinella Fanesi
Evento collaterale nell’ambito del Festival internazionale di Poesia
Ingresso libero
L’antologia di Spoon River ha compiuto 100 anni.
Sabato 11 giugno alle ore 17.00 presso l’emporio-museo viadelcampo29rosso sarà presentata la traduzione di Benito Poggio di Spoon River Anthology di Edgar Lee Masters (edizioni Liberodiscrivere).
Fu pubblicata per la prima volta nell’aprile del 1915 sul Mirror di St. Louis.La prima edizione della raccolta contava 213 epigrafi diventati poi 244 più La Collina nella versione definitiva del 1916. La raccolta comprende diciannove storie che coinvolgono un totale di 248 personaggi che coprono praticamente tutte le categorie e i mestieri umani. Masters si proponeva di descrivere la vita umana raccontando le vicende di un microcosmo, il paesino di Spoon River. Un libro di poesia dalla crescente fortuna, scritto dall’autore
americano Edgar Lee Masters, tradotto per la prima volta in Italia da Fernanda Pivano, allieva all’epoca di Cesare Pavese.
L’Antologia di Spoon River ebbe (e ha ancora oggi) un grande successo in Italia. Fabrizio De André lesse Spoon River a diciotto anni, ritrovando se stesso in alcuni personaggi, scelse alcune poesie dall’intera raccolta e, con la collaborazione di Giuseppe Bentivoglio e Nicola Piovani rielaborò 9 testi, scrisse le musiche e le raccolse nell’album: “Non al denaro non all’amore né al cielo” liberamente tratti dall’Antologia di Spoon River.
Poggio, traduttore e poeta, critico e saggista, ha curato la presente traduzione integrale dei 244 epitaffi. Claudio Pozzani, Direttore del Festival Internazionale di Poesia, che ha voluto questo appuntamento tra le iniziative collaterali del festival edizione 2016, ebbe a scrivere: “La versione di Benito Poggio, agile, a tratti discorsiva e piena di soluzioni geniali, aggiunge nuova freschezza a un testo già tradotto o adattato anche da “mostri sacri” quali Fernanda Pivano e Fabrizio De André. Questa nuova edizione condurrà per mano sulla Collina tutti coloro che hanno amato “Non al denaro, non all’amore né al cielo” di Faber e anche quelli che invece conoscono bene il testo di Masters e che qui troveranno nuovi spunti”.