Sabato 19 Luglio ore 16.00 “La Città Vecchia di Faber” – VISITA GUIDATA

Torna la visita guidata nel Centro Storico di Genova, Un viaggio nell’anima musicale di Genova,alla ricerca dei luoghi e delle suggestioni evocate da Fabrizio De André nelle sue indimenticabili poesie in musica.

Il tour parte dal cuore della Città Vecchia, dove l’emporio- museo viadelcampo29rosso promuove la grande tradizione cantautorale della cosiddetta “scuola genovese” (Gino Paoli, Luigi Tenco, Fabrizio de Andrè , Umberto Bindi, Bruno Lauzi, Ivano Fossati) e si snoda attraverso il Centro Storico di Genova, tra i suggestivi caruggi, i maestosi palazzi e la cattedrale, narrando di luoghi, storie e tradizioni. Per agevolare la partecipazione dei turisti e dei genovesi la visita è garantita indipendentemente dal numero di partecipanti. Si chiede di presentarsi in museo almeno 15 minuti prima della partenza del tour.

A fine tour, per chi lo desidera, possibilità di proseguire la serata con un aperitivo dedicato i sapori della tradizione ( info su richiesta), nella piazza simbolo della movida genovese.

Tariffe: adulti € 12,00, bimbi fino a 12 anni gratis

Viadelcampo29rosso , Venerdì 18 Luglio ore 17.00 ” Quattro passi nel Centro storico” – inaugurazione mostra fotografica di Furio Belloro ( fino al 19 settembre, ingresso libero)

In 22 scatti a colori alcune tra le più significative “botteghe storiche” del Centro Storico di Genova ritratte dall’obiettivo di Furio Belloro, che ha cercato di creare una sorta di percorso che offrisse la possibilità a chi le guarda di scoprire luoghi noti delle nostra città osservati da angolazioni diverse dalle solite evidenziando particolari che non sempre saltano lampanti agli occhi di chi non é avvezzo all’arte della fotografia.

Così Belloro ci introduce alla mostra: “Mi sono soffermato con l’obiettivo su ”botteghe” storiche di antica tradizione e su altre meno conosciute e che oggi sono parte integrante della realtà di questa città Da ultimo ho optato per il colore generalmente poco usato per realizzare un percorso visivo come questo che propongo agli occhi del visitatore, con l’auspicio di riuscire ad evidenziare quanto i Genovesi, seppure schivi e poco inclini a mostrarsi, siano orgogliosi di valorizzare le bellezze della Superba. Ho scelto di esporre i miei scatti in viadelcampo29rosso, nel cuore della Città vecchia, presso il Museo che promuove e custodisce le tradizioni artistiche e musicali della cosiddetta “Scuola genovese dei cantautori”, che meglio di chiunque altro hanno saputo ritrarre Genova e i suoi abitanti nel loro più intimo modo di pensare e vivere: uno per tutti Fabrizio De André”.

Furio Belloro è iscritto al Circolo fotografico “36° Fotogramma” di Genova – Pegli. Ha partecipato in questi anni a numerose mostre organizzate presso la sede culturale di Pegli. Ha esposto i propri scatti nel Museo di S. Agostino in occasione dei festeggiamenti per il 36° anno di attività del Circolo e da ultimo a Palazzo Ducale nell’ambito della mostra “Donna Faber”, realizzata in collaborazione con l’Università degli studi di Genova, del Laboratorio di Sociologia Visuale e patrocinata dal Comune.

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Sabato 19 Luglio ore 17.00 presentazione del libro “In Via del Campo nascono i fior – Una storia vera” (Edizioni Imprimatur)

La storia vera di Rossella Bianchi: la lotta di un transessuale per conquistare il diritto di vivere la propria identità, attraverso esperienze drammatiche e laceranti: la prostituzione, le droghe, il carcere, ma anche la passione, gli amori, le amicizie. «Molti dicono che vendere il proprio corpo sia la cosa più umiliante, ma quando hai conosciuto il dramma di non essere accettata dalla tua famiglia, dalla società, la frustrazione di vederti rifiutato un lavoro al quale avresti diritto, la persecuzione e la fame, la prostituzione è una via di uscita. Se non obbligatoria, almeno la più indolore. Quando non hai più fame e puoi comprarti quello che ti piace ti accorgi che non te ne frega niente di chi non ti dà un lavoro, di chi non ti accetta, di chi ti deride, perché il lavoro te lo sei inventato e un po’ di dignità la recuperi senz’altro».

Mario Bianchi, oggi Rossella nasce in un paesino della provincia di Lucca da una famiglia di contadini semi analfabeti. E’ il terzo ed ultimo figlio destinato a fare anch’egli l’agricoltore. In realtà il ragazzino resiste poco nel paese natale, si diploma in Ragioneria e si trasferisce in città. L’anonimato della folla gli dà il coraggio di affrontare la sua “diversità”; é il 31 dicembre del 1964 quando per la prima volta si traveste da donna e mette il trucco. Genova sarà la sua “svolta”, una volta arrivato nella città vecchia, Mario in arte Rossella va a vivere nel cosiddetto “Ghetto”, l’ex ghetto ebraico della Superba, abitato ed animato da una numerosissima comunità di transessuali che un tempo, come lei stessa definisci si chiamavano con il termine di “bulicci o travestiti”. All’epoca il quartiere era pieno di gente, bar, negozi ed alberghi, una vita molto diversa da quella di oggi e la Polizia compiva inesorabili retate. Tanti i ritratti delle amiche trans, alcune di loro come la “Morena” di Faber. Storie raccontate con passione e delicatezza di chi ha vissuto una vita ai “margini” , una “princesa” come amava definirla anche l’indimenticabile Don Andrea Gallo.