Giovedì 3 dicembre – COMUNICATO STAMPA – Nell’ambito della rassegna “Passaggi di tempo. L’evoluzione dei supporti musicali da inizio ‘900 ad oggi” ( 28 novembre 2015 – 31 maggio 2016 )

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Sabato 5 Dicembre ore 17.00
“Riccardo Mannerini tra musica e poesia”

(ingresso libero)

Sabato 5 dicembre alle ore 17.00 presso il museo viadelcampo29rosso avrà luogo l’incontro “Riccardo Mannerini tra musica e poesia”, primo appuntamento dedicato a protagonisti di ieri e di oggi raccontati da protagonisti della musica e della poesia genovese, nell’ambito della rassegna “Passaggi di tempo. L’evoluzione dei supporti musicali da inizio ‘900 ad oggi”,
con l’esposizione di prestigiosi supporti musicali d’epoca.

Ugo Mannerini, figlio di Riccardo, poeta ed amico di Fabrizio De André, racconterà di quando suo padre comprò in circostanze davvero intriganti uno straordinario grammofono, venuto da chissà dove e comperato dal poeta grazie alla mediazione di alcuni amici, frequentatori come lui del Bar Igea, angolo Via Cecchi, ritrovo di quegli artisti che dal quartiere della Foce sul finire degli anni ’50 mossero i primi passi lasciando un’impronta indelebile di grandezza nel panorama della musica italiana: Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Gino Paoli, Umberto Bindi, Fabrizio De André, Gian Franco e Gian Piero Reverberi, Giorgio Calabrese.

Il prezioso grammofono a tromba interna di marca “Gallorini Oreste”, dei primi del Novecento, è oggi in esposizione in viadelcampo29rosso e nel corso dell’incontro se ne potrà ascoltare la potenza. Oltre a questo recente prestito, Ugo Mannerini ha già concesso in esposizione presso il Museo i dattiloscritti originali della poesia di Riccardo “Eroina” , divenuta poi “Il cantico dei drogati”nel primo concept album di De André “Tutti morimmo a stento”.

La rassegna “Passaggi di tempo. L’evoluzione dei supporti musicali da inizio ‘900 ad oggi” permette ai visitatori di vedere ed ascoltare i supporti che da inizio ‘900 fino ad oggi ci hanno trasmesso un patrimonio unico come la musica del grandi artisti genovesi, non solo di quella che tutti conoscono come la cosiddetta “Scuola genovese” dei cantautori (De André, Tenco, Bindi, Lauzi, Paoli) ma anche di altri artisti come i chitarristi Pasquale Taraffo, Arnaldo Bucco che hanno reso la Superba conosciuta oltre oceano.

Ai nostri straordinari interpreti di oggi, da Sergio Alemanno a Laura Olivari, da Vittorio De Scalzi a Max Manfredi, da Gianpiero a Roberta Alloisio, da Federico Sirianni a Cristiano Angelini, ai Rebis e ad altri artisti che costituiscono il patrimonio del presente genovese ed italiano, esibizioni, racconti, aneddoti in viadelcampo29rosso, la “casa dei cantautori genovesi, lo spazio – museo nel cuore della Città Vecchia di proprietà del Comune di Genova gestito dalla Cooperativa Solidarietà e Lavoro Scs-onlus che accoglie ogni anno circa 50.000 visitatori.

Si ricorda che il Museo è visitabile da giovedì a domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00. Ingresso libero.
Approfondimenti su prenotazione chiamando lo 010.247.40.64

Per informazioni:
telefono: 010.2474064
info@viadelcampo29rosso.com

Rapporti con la stampa
Sabrina Lastrico
010.2465432

Mercoledì 22 novembre, alle ore 16 – FABRIZIO DE ANDRE UN’OMBRA INQUIETA – Storia di un pensatore anarchico

FABRIZIO DA - UN OMBRA INQUIETA
Domenica 22 novembre alle ore 16 presso l’ emporio Museo di viadelcampo29rosso la casa editrice Zona in prima nazionale presenta il libro “FABRIZIO DE ANDRE UN’OMBRA INQUIETA – Storia di un pensatore anarchico” di Federico Premi. Prefazione di Alfredo Franchini.

Interviene, con l’autore, Andrea Podestà.

Se nella vasta bibliografia proliferata su De André lo si è più volte strattonato in iperboliche interpretazioni, lasciar parlare i suoi pensieri è forse il modo migliore per riportare la sua persona e la sua arte al suo centro: la riflessione anarchica, controcorrente alle mode e alle più fatue tendenze. Quella che Fabrizio ha codificato in musica, voce e parole è un’epica libertaria, che indica tutte le strade che abbiamo ancora da percorrere per un’esistenza più vera.

In De André l’ispirazione estemporanea è nutrita e temperata da uno studio profondo e da un meticoloso lavoro di composizione e rifinitura. Il fil rouge del suo lavoro, dell’intera sua arte, è sempre l’anarchia: rappresentata, descritta e cantata attraverso personaggi, esperienze e atmosfere ostinate e contrarie, quasi si trattasse – per chi ascolta – di una “piccola scuola”, che insegna i valori di un’umanità nuova, più vera, più autonoma, forse più sacra.

FEDERICO PREMI (Verona, 1983). Laureato in filosofia e linguaggi della modernità e in filologia e critica letteraria all’università di Trento, è docente presso l’istituto tecnico per il turismo di Arco (Trento). Suoi scritti sono apparsi su diverse riviste; del 2010 è il saggio “Il concetto di onestà nell’opera di Carlo Michelstaedter” e del 2015 il volume “Nell’officina di Satanasso. L’anticlericalismo in Trentino tra Otto e Novecento”. La prima edizione di “Fabrizio De André. Un’ombra inquieta” (uscita per Il Margine) ha vinto il Premio Biella. Un libro per lo spettacolo 2011.

Sabato 21 Novembre 2015, alle ore 17, presso l’emporio-museo viadelcampo29rosso il cantautore GIANMARIA TESTA, riceverà il Premio Internazionale “La ragazza di Benin City”.

21novembre2015Il riconoscimento, istituito nel 2002 da Isoke Aikpitanyi, ex vittima della tratta ed oggi scrittrice ed operatrice sociale, ringrazia pubblicamente ogni anno, personaggi che si sono distinti per la loro sensibilità in relazione ai problemi dei migranti e della tratta, delle donne. In passato il Premio è stato ritirato da illustri personaggi come Roberto SAVIANO, Wole SOYINKA, Fabrizio GATTI, Elvira DONES ed altri. Tra i I musicisti che hanno ricevuto il riconoscimento in edizioni precedenti sono stati: Miriam MAKEBA e Michael NYMAN. Quest’ultimo ha inciso con il cantante David MC ALMONT la canzone “City of Turin” il cui testo è tratto da una intervista che Isoke concesse ad Al Jazeera.

Quest’anno sarà il cantautore Gianmaria TESTA, premiato per la sua sensibilità artistica di tutta la sua produzione artistica e per la sua costante attenzione ai problemi dei migranti di ieri e di oggi a ritirare il prezioso riconoscimento.

Ora tocca a Gianmaria TESTA, premiato per la straordinaria poetica di tutta la sua produzione artistica e per la sua attenzione ricorrente ai problemi dei migranti di ieri e di oggi.

Il Premio non è attribuito in base a graduatorie di notorietà: sono i vincitori delle diverse edizioni ad indicare i nomi di coloro che meritano il Premio: sul nome di Gianmaria TESTA c’è stato un plebiscito; ma tra i premiati figurano spesso persone come Elena PERLINO, premiata lo scorso anno, prima di diventare famosa con il successo del suo libro di fotografie “Pipelnie” poi esposte a Parigi, a Strasburgo, a Napoli.

Quella del “Progetto la ragazza di Benin City” è diventata una sorta di comunità di chi sa rivolgersi ad un pubblico facendosi conoscere, apprezzare e amare. Ed è quanto Gianmaria TESTA ha fatto sempre.

Il 21 novembre, così, Gianmaria TESTA sarà anche testimonial ideale anche per altri premiati i cui nomi saranno annunciati proprio in occasione della sua premiazione; la festa di consegna dei vari premi, si svolgerà a Gennaio 2016 presso il Museoteatro Commenda di Prè, sempre a Genova.